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La Pietra di Galbena e il ghiacciaio del Fuoco vivo


La Pietra di Galbena (1.243 m) vista da nord, è un pendio situato all'estremità meridionale della Fossa della Barsa. La parte meridionale del pendio, tuttavia, è un ripido calcare di oltre 200 m, con ampie vedute, a guardia della Radura dei Fiori. Grazie ai panorami che offre la Pietra di Galbena, è uno dei punti panoramici più belli dei Monti Apuseni.



Il Ghiacciaio del Fuoco Vivo è una grotta che ospita il terzo blocco di ghiaccio fossile più grande del Paese, dopo il Ghiacciaio di Scărişoara e la Pozza di Borţig, anch'essi situati nel Parco Naturale Apuseni, con un volume di circa 25.000 m3.

La Pietra di Galbena

Sotto la Pietra di Galbena si estende un bellissimo bosco di faggi, dove si possono vedere piccole radure punteggiate dalle case dei tagliaerba, che formano la Radura dei Fiori. Al di là di queste si approfondisce tra le alture boscose la Valle del Galbena e i suoi affluenti, tra cui uno che spacca la montagna sul sito opposto con un'enorme "ferita" rossastra sulla sommità. È la fossa di Ruginoasa, scavata dai torrenti nel Monte Tapu, la stretta della Valle delle Seci, con numerosi canyon ricchi di salti e cascate. Sulla destra si allineano le cime di Ştirbina e Tătăroaia, quest'ultima circondata da prati.

Curiosità: accettando un pizzico di letteratura che strizzi l'occhio alle vacanze, parte di questi termini figura nel libro di pubblico dominio Confessioni di un Italiano di Ippolito Nievo, nella seguente frase:

"Per esempio non chiamo coraggio il cader d'una pietra dall'alto della montagna che poi si spacca in frantumi nel fondo della valle", che potrebbe far sorridere chi gradisce la commistione di viaggi e cultura.
Maggiori dettagli e altre frasi: Frasi viaggio: pietra, valle, coraggio, duna, fondo.

Dalla Valle del Galbena parte a sinistra la Valle Luncşoara che ha origine nei pressi di Arieseni sotto l'insediamento di Cobles, le cui case sono visibili in lontananza. Nella stessa direzione si vede la pista da sci di Vârtop, oltre la quale nelle giornate limpide si vede la Grande Curcubăta con il ripetitore televisivo. Il primo piano a sinistra è dominato dal boscoso Monte Borţig, che scende in un pendio piuttosto ripido fino alla Fonte Galbena, nascosta da alture boscose, ma tradita da una rupe calcarea a forma di portale.



Il ghiacciaio del Fuoco vivo

Il Ghiacciaio del Fuoco Vivo è una piccola grotta, composta da due stanze, la prima e più grande delle quali è occupata dall'enorme blocco di ghiaccio. Il suo soffitto è rotto da una grande finestra, attraverso la quale sono caduti tronchi, foglie e neve dall'esterno, che hanno formato un grande cumulo. Dal soffitto della grotta entra abbastanza luce da rivelare i gruppi di stalagmiti di ghiaccio che si trovano di fronte all'ingresso.

Inoltre, verso mezzogiorno la luce del sole entra dalla finestra creando un'ambientazione incantevole nel Ghiacciaio del Fuoco Vivo. La spiegazione dell'esistenza del blocco di ghiaccio nella grotta è data da due elementi: la finestra sul soffitto favorisce l'accumulo di aria fredda e la mancanza di ventilazione mantiene l'aria fredda intrappolata nella grotta per tutto l'anno.

Visita a Baile Herculane, alla Valle della Pietra e ai Monti Domogled


Baile Herculane è per lo più dominata dai monti Domogled. Quando ci si dirige verso Baile Herculane, la prima cosa impressionante che si nota è la Valle di Cernei sul lato sinistro. Questa bellissima regione offre numerose attrazioni naturali e ci sono visite guidate che vi accompagnano.

Alcune località sono raggiungibili in auto, altre solo a piedi. Sfidate voi stessi scalando le colline e le cime intorno ai Monti Domogled. La vetta più alta è di circa 1105 m e si chiama Domogled Peak. Lungo i sentieri si possono vedere diversi passi e molte bellezze naturali.

La valle della pietra

Il sentiero inizia presso la vecchia fabbrica di calce e conduce a una stretta breccia della montagna chiamata Prolaz, o in altre parole Valle della Pietra. Il sentiero si snoda su una collina scoscesa tra pareti rocciose circondate da uno splendido scenario. Lungo il percorso si passa accanto ad alcune grotte e presto la faticosa salita si interrompe e il sentiero prosegue dritto verso un paesaggio accogliente. Sulla sinistra si notano i confini della Riserva naturale di Domogled. Dopo un'altra ora di salita si raggiunge un punto di sosta chiamato La Sipot, dove ci si può rinfrescare con dell'acqua di sorgente limpida. Proseguendo sul sentiero si arriva a una fitta area boschiva e alle acque dell'Ogasului Feregari.

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