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Château Montrose


Chateau Montrose è conosciuto in tutto il mondo per l'eccellenza e la complessità dei suoi vini, diventando, nel corso degli anni, uno dei più grandi vini del mondo.



Situato nel cuore di Saint-Estèphe su una collina ghiaiosa, Château Montrose è circondato dal suo vigneto singolo di 68 ettari che si affaccia sull'estuario della Gironda. La storia di Château Montrose risale al 1825. Nel 1832 c'erano già 32 ettari di vigneto. Anno dopo anno, la tenuta crebbe fino all'acquisizione da parte di Louis Charmolüe nel 1896. Nel 1960, suo figlio Jean-Louis Charmolüe perpetuò la tradizione di famiglia, portando Montrose ai vertici della scala qualitativa. Oggi la famiglia Bouygues è proprietaria e continua questa lunga tradizione di qualità.

Il patrimonio di Montrose si basa essenzialmente sulle qualità straordinarie e rare del suo terroir, nel senso più generale del termine, cioè sia per quanto riguarda gli aspetti pedologici che climatici. Infatti, i terreni della proprietà sono composti principalmente da ghiaia pirenaica legata da sabbie ferrose, posate su una base di argilla. La ghiaia fornisce sia la luce del sole, che permette agli acini di maturare bene, sia un buon drenaggio dell'acqua piovana verso l'argilla; quest'ultima si gonfia d'acqua e la diffonde in modo regolare e misurato, assicurando un buon apporto idrico alle viti. Queste caratteristiche si possono osservare in modo molto omogeneo su tutti i vitigni della proprietà. Inoltre, la posizione geografica del Cru, sui pendii che costeggiano la Gironda, consente una certa ventilazione delle viti, a causa della natura ventosa del clima che circonda Montrose. Il diradamento fogliare ragionato, unito al diradamento sistematico (3 grappoli per braccio) su tutto il vigneto (per la prima volta nel 2006), ci permette di evitare lo sviluppo della muffa grigia e quindi di portare le uve alla loro maturazione ottimale.

Questo terroir di Cabernet-Sauvignon molto omogeneo, lavorato secondo pratiche culturali rigorose, ci permette di prevedere tutte le evoluzioni possibili per fare dello Château Montrose un Cru eccellente, di qualità ancora più regolare che in passato.

L'annata 2006 è un vino molto pieno, con il miglior equilibrio possibile tra il fruttato che si esprime bene e la struttura tannica. È una bella annata perché è un Bordeaux classico, fresco con un'acidità misurata; solo Bordeaux sa fare vini così, con una bella freschezza. Questo aspetto fresco e fruttato, con tannini ben saldi, sono le qualità che favoriscono il lungo invecchiamento e che fanno la reputazione unica dei grandi vini di Bordeaux.

È molto importante lavorare nel giusto modo, producendo vini di qualità in grandi quantità, vini che possono essere apprezzati in gioventù ma anche dopo molti anni. L'annata 2006 è un vino che può essere gustato entro 5 anni e può essere conservato per 25-30 anni. Analizzando i vini del 2005 e del 2006 per confrontarne l'acidità, la concentrazione di polifenoli e tannini, i risultati sono gli stessi, ma l'espressione non è esattamente la stessa; queste due annate hanno caratteristiche aromatiche molto diverse. Il 2006 è più fruttato, floreale, leggero ed equilibrato del 2005, che è molto concentrato, con aromi di frutta nera e note di tabacco.

Annata 2003: colore porpora intenso, con note di tartufo, cuoio e mora, concentrato e carnoso, un vino ricco di aromi oltre che di sostanza, con tannini molto fitti, completo, complesso, molto promettente.

Annata 2002: un grande successo. Colore intenso, naso persistente, tannini fitti, molto ben equilibrato, grasso, grande equilibrio in bocca, un bel vino ricco, con una buona evoluzione.

Annata 2001: superbo. Colore, concentrazione di aromi, struttura e finezza si fondono in questa grande annata, ancora chiusa, con un colore profondo, tannini molto solidi e saporiti allo stesso tempo, da stendere.



Annata 2000: una grande annata, un vino potente, denso e deciso al palato, con una grande complessità aromatica e note di tartufo e humus, con un finale superbo, sia fine che carnoso, con grande evoluzione.

Annata 1999: grandissimo vino, colore viola intenso, molto ricco, complesso, un grande vino con molta struttura, una bella ricchezza di aromi dominati dalla frutta cotta.

Annata 1998: molto consistente, colore rosso rubino scuro, naso potente, bocca vellutata, con sostanza e frutto, tannini ricchi e setosi allo stesso tempo, finale lungo con aromi secondari di frutta molto matura.

Curiosità: accettando un pizzico di letteratura che strizzi l'occhio alle vacanze, parte di questi termini figura nel libro di pubblico dominio Il benefattore di Luigi Capuana, nella seguente frase:

"Io, materialista in quel tempo, sorridevo sotto il naso udendo queste metafisicherie dalla bocca di un professore che, appunto per la scienza da lui coltivata, la fisiologia, giudicavo avrebbe dovuto essere più materialista di me", che potrebbe far sorridere chi gradisce la commistione di viaggi e cultura.
Maggiori dettagli e altre frasi: Frasi viaggio: scienza, tempo, materialista, appunto, bocca.

Annata 1997: più maturo, più vellutato, aromi fini, un bel vino pieno.

Domaine François Lamarche


Una tenuta eccezionale e vini rari e splendidi che meritano rispetto, come lo straordinario La Grande Rue, il Grand Cru monopole della tenuta, un vino eccezionale. La nuova generazione rafforza il team del Domaine Lamarche. Nathalie, la figlia di Geneviève, la nipote, che sta gradualmente sostituendo Marie-Blanche in ufficio, e la figlia Nicole, che aiuta il padre François Lamarche in cantina.

Qui siamo molto rispettosi della viticoltura tradizionale e François Lamarche è rimasto fedele ai suoi principi senza lasciarsi influenzare. Sa di essere fortunato ad avere ottimi terroir, è un enologo eccezionale, che ha un innato senso di osservazione, una vera e propria memoria del vino, un vero e proprio "feeling" per elevare i suoi vini.

Le uve sono raccolte a mano, la vinificazione è classica e supervisionata da un enologo, la vaschetta "a freddo" dura una quindicina di giorni, mentre il periodo di maturazione si estende da 18 a 20 mesi con una media del 60% di botti nuove a seconda della struttura delle annate. Questo lungo periodo è molto ben supportato dai vini, che hanno la giusta struttura, e questo invecchiamento appropriato conferisce loro una ricchezza e una finezza esemplari.  Continua... Domaine François Lamarche


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