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Ponti di Parigi


Pont Neuf
I ponti stanno a Parigi come spille d'oro stanno ad un bel tailleur classicheggiante. Si potrebbe definire così un patrimonio artistico e storico con cui la capitale francese si distingue ed eccelle, uno dei tanti sotto-simboli che Parigi sfoggia ed imprime nelle menti dei suoi visitatori.



Che Parigi sia una città romantica già anche soltanto grazie a monumenti, chiese, piazze, giardini, in generale costruzioni spettacolari ed aree verdi splendide, intrise di storia, di arte e di fascino, non vi è dubbio, così come è impossibile non riconoscere il romanticismo e la magia che la Ville Lumière evoca la notte quando le sue luci splendono immerse in tanta grazia, compenetrandola, arricchendola di una atmosfera che stupisce e seduce anche i meno avvezzi ai facili sentimentalismi e alle tentazioni dei sogni.

Pont Saint-Michel
In questo contesto, come a unire ancora di più le mille città nella Città, che si stagliano fra le due rive della Senna, i ponti di Parigi assumono un ruolo giocoforza duplice, di raccordo funzionale volto al traffico urbano e agli spostamenti, e di raccordo simbolico tra i due mondi, quello artistico, culturale a sud del fiume francese per antonomasia, e quello politico, austero, al suo nord, mondi così apparentemente diversi, ma in realtà così indissolubilmente legati, quasi ad aiutarsi reciprocamente per far meritare a Parigi l'appellativo di città più bella del mondo.

A Parigi tutto è diverso ma perfettamente amalgamato allo stesso tempo, e le varie opere di cui la capitale francese può a buon diritto vantarsi, offrono uno spettacolo storico di prim'ordine, oltre che strettamente artistico. I ponti di Parigi non fanno eccezione, essi raccontano la storia variegata della città spennellando i colori di epoche diverse ed uniche, raccordando il nuovo e il vecchio nel corso di vari secoli, concorrendo a mostrare gli strati epocali di cui la grande città si compone, le evoluzioni delle tecniche costruttive e dei materiali impiegati.



Pont Austerlitz
Che si passeggi sull'antichissimo Pont Neuf o su qualunque altro tra i 37 ponti parigini, considerando anche passerelle e viadotti, l'atmosfera respirabile con a corredo la complicità romantica dell'avere la Senna sotto i propri piedi, rimane impressa nel cuore di turisti e di visitatori in generale. D'altronde, lungo i 13 chilometri del corso fluviale, è più che probabile incontrare lungo il proprio cammino un ponte ogni poche centinaia di metri, essendo di fatto la numerosità dei ponti di Parigi decisamente superiore a quella di un po' qualunque altra città del mondo.

La maggior parte dei ponti parigini risale all'Ottocento ed è adibita alla circolazione; vi sono poi quattro passerelle per i pedoni e due viadotti ferroviari sotto la gestione della RATP, il servizio di trasporti pubblico di Parigi.

Il Pont Neuf (Ponte Nuovo), a dispetto del suo nome, è il più antico ponte di Parigi, oltre ad essere uno dei più noti, e risale al 1607; seguono a ruota in ordine di antichità decrescente il Pont Marie, risalente al 1635, ed il Pont Royal, risalente al 1689. Sempre in ambito di primati, il Pont National, di 240 metri di lunghezza, rappresenta il ponte più lungo di Parigi, mentre il ponte Petit-Pont, di 32 metri di lunghezza, è il più corto; il Pont de l'Alma, di 40 metri di larghezza, rappresenta invece il più largo ponte della città.

E' curioso notare che i ponti di Parigi sono tutti perpendicolari alle rive della Senna tranne il Pont Sully.

Alcuni ponti di Parigi sono stati costruiti utilizzando materiale dismesso da altre costruzioni; il Pont de la Concorde, ad esempio, deve la sua esistenza ai mattoni che si ricavarono dal disassemblamento della Bastiglia, nel periodo della Rivoluzione Francese.




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